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Premi ufficiali e Giuria
Premi ufficiali
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- PREMIO DELLA GIURIA Jury Award
La barbatella
Al vincitore del Premio della Giuria va La Barbatella, opera
artistica che rappresenta la talea radicata pronta per il trapianto,
l’innesto che dà vita alla vite. L'opera descrive un inizio. Quello della
vite appena piantata. L'essenzialità dei materiali, di recupero o
estrapolati dalle risorse naturali, rivela gli aspetti fondamentali di una
barbatella: la semplicità come vite baby e la complessità del suo
appartenere alla terra. .
- PREMIO SPECIALE COMITATO D’ONORE Special Awards
Comitato
d’Onore
Il premio consiste in un elemento che ha origine dalla vigna o dalla
cantina: nel 2005 un tralcio di vite dei Cannubi, una delle più prestigiose
vigne di Barolo; nel 2006 una parte di doga arricchita da elementi in
tartaro provenienti da una botte; nel 2007 un resto del supporto di una
botte vecchissima salvato dal fuoco, su una base di pietra di recupero, dal
titolo “Ricordo dal passato”; nel 2008 un ceppo di vite nebbiolo dal
titolo “E’ così la vite? Così è la vita, talvolta!”,abilmente
lavorati dallo scultore tedesco Johannes Jütten, in memoria di un
grande viticultore di Langa – Bartolo Mascarello - donati dalla
figlia Maria Teresa. Viene consegnato al lavoro che, fra tutti quelli
presentati, meglio rappresenta il territorio come valore.
- PREMIO DEL PUBBLICO People Choice Award
Consiste in oggetti-simbolo del patrimonio enologico selezionati da nomi
prestigiosi della viticultura di Langa, come il prototipo regalato nel 2005
da Baldo Cappellano, uno dei custodi del Barolo Chinato, o le casse di
prestigioso barolo offerte nel 2006, nel 2007 e nel 2008 da Cristina Oddero
delle Cantine Oddero.
- PREMIO LA CONTESSA BERTA The Contessa Berta Award
Il 2007 anno delle Pari Opportunità, ha visto nascere il premio dedicato dal
Circolo promotore alla Contessa Berta. Il nome, singolare per
un’appartenenza cinematografica, è invece estremamente significativo per il
territorio e per il sottinteso socio-culturale: Berta era la contessa
eretica, figura leggendaria nel racconto dei Catari di Monforte, bruciati
sul rogo a Milano dopo l’arresto da parte degli armigeri inviati da Ariberto
d’Intimiano. Era l’anno 1028, una storia lontana, ma documentata: la
studiosa francese Anne Brenon sostiene che i primi roghi in Europa
divamparono per gli eretici di Orleans e di Monforte d’Alba. Connubio quindi
di cinema-territorio, cinema-cibo, cinema-cibo-cultura. Meglio bruciare
che rinunciare, è il motto cataro. Un premio alle donne creative,
di cinema e cultura, che hanno creduto e saputo realizzare i propri sogni e
le proprie eresie, coerenti con un percorso non sottoposto ad esigenze di
mercato e di immagine e fedeli ad un’etica umana e sociale. In nome di tutte
quelle figure silenziose, testarde, perseveranti, spesso solitarie, che
continuamente portano alla luce storie e memorie e traducono utopie in ogni
parte del mondo.
Il primo anno ne ha visto la consegna a Ines Cavalcanti.
Straordinaria postina nel film vincitore del Premio del Pubblico 2006 Il
vento fa il suo giro di Giorgio Diritti, personaggio di spicco
della cultura occitana, che ha contribuito, e non poco, a realizzare i sogni
degli altri. Ottimo auspicio di un premio pensato e voluto da donne per
donne. Nel 2008 il testimone è passato a Maria Soresina. Milanese, un
passato di traduttrice, laurea in Scienze Politiche con una tesi su Karl
Kraus, grande viaggiatrice, contaminatrice curiosa di idee, culture, saperi.
Studiosa di filosofie indiane, adesso coinvolta e sconvolta nelle culture
catara e occitana, è l’autrice del libro Le segrete cose - Dante tra
induismo ed eresie medievali.
Il premio nelle prime 5 edizioni è consistito in una bottiglia del pregiato
barolo chinato donato da Baldo Cappellano, grande eretico del vino,
come grande eretica è la sua bottiglia, che nasce dalla tradizione familiare
del bisnonno farmacista, contaminando il barolo con china e spezie segrete.
Baldo nel 2009 ci ha improvvisamente lasciato, ma il suo nome continuerà ad
essere vivo nel festival e in questo premio.
LA GIURIA
La giuria della quinta edizione del Food in Film Festival sarà composta da
personalità di prestigio della cinematografia nazionale ed internazionale, da
giornalisti della stampa periodica e specializzata e della televisione oltre che
a personalità della cultura di livello nazionale
I Giurati in allestimento
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