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MONCHIERO
Ab. 529 Alt. 235 m.s.l.m.
Manifestazioni: Festa patronale di San Fedele, prima domenica dopo Pasqua.
Il paese, oggi disteso su un’ampia ansa del Tanaro, sorgeva in origine in cima a
un colle da cui ha preso il nome, Mons Clarus. Attorno al Mille i primi nuclei
familiari si insediarono qui, dove si ergeva anche il castello. Già nel 1257
cadeva, però, in rovina tanto da dover essere demolito; non sarà più
ricostruito. Monchiero Alto è ora un piccolo suggestivo borgo caratterizzato dal
santuario barocco della Madonna del Rosario, con l’antica foresteria per i
pellegrini arricchita, a valle, da un importante loggiato, dalla casa del
pittore Eso Peluzzi, che lavorò qui sino al 1985, e dalla piccola confraternita,
ora adibita a spazio espositivo delle opere del maestro.
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MONTELUPO
Alt.: 390 m.s.m. Abit.: 473 Manifestazioni: Saint Bonaventura’s Feasts
(patron saint, on July’s penultimate Sunday), the Lady’s Day of the
Oriolo Chapel (September 8th ).
Montelupo è situato in cima a un colle, la chiesa barocca affacciata sui
castagneti. Il paese deriverebbe il suo nome da una leggenda secondo la quale il
luogo era abitato dai lupi. Sulla parte più alta sorgeva il castello dei Conti
Rangone, celebre casato del Piemonte antico da cui discendono gli architetti
Carlo Francesco e Carlo Emanuele Rangone, conti di Montelupo, architetti e
ingegneri militari, entrambi attivi nella seconda metà del ‘700 nelle Langhe. Il
paese si caratterizza per la bellezza del suo paesaggio e per la posizione,
ideale per ammirare splendidi panorami; nelle giornate limpide è visibile
l’intero arco alpino occidentale sul quale dominano il Cervino, il Monte Rosa e
il Monviso.
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NOVELLO
Ab. 931 Alt. 471 m.s.l.m
Novello è un bel paesino di poche case appollaiate sulla collina. L’ingresso il
paese è caratterizzato all’antica porta della torre medievale, ora campanile
della chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo (1761-1783) costruita
probabilmente su progetto dell’architetto monregalese Francesco Gallo. Piccolo
gioiello barocco è anche la facciata della chiesa della Confraternita di san
Giovanni Battista, vicina alla parrocchiale. All’estremità opposta del paese, in
posizione dominante sulla rocca, troviamo il castello della cui struttura
originaria medioevale non rimane alcuna traccia. Nei dintorni sono testimonianze
di storia ruderi del Podio resti di un’antica abbazia benedettina, i resti della
cappella di San Rocco, il vicino minuscolo santuario scavato nel tufo dedicato a
Santa Lucia e infine la cappella Madonnina o Porziuncola del XVII secolo. In
fase di apertura la nuova Cantina Comunale.
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RODDI
Ab. 1294. Alt. 284 m. s.l.m.
Manifestazioni: Fiera patronale, ultima settimana d’agosto.
Il nome di origine celtica, raud o rod, significa fiume, con evidente
riferimento al Tanaro che scorre a valle. In epoca romana divenne un centro di
raccordo strategico tra Alba Pompeia e la grande, Pollentia. Tale zona è nota
agli storici per due grandi battaglie: quella dei Campi Raudii nel 101 a.C., in
cui Mario sconfisse i Cimbri, e quella di Pollenzo nel 402 d.C., quando
Stilicone sconfisse i Goti di Alarico. Il luogo più suggestivo è la piazzetta
del Municipio, annoverata tra le trenta piazze più belle del Piemonte,
delimitata dal castello, imponente esempio di architettura fortificata
medievale, dominante sulla valle del Tanaro e dalla parrocchiale dell’Assunta,
con facciata tardo-barocca. Il castello, ricco all’interno di preziose
decorazioni medievali, appartenne dal 1526 a Gaio Francesco della Mirandola,
nipote del grande umanista e filosofo Pico della Mirandola; dal 2001 è di
proprietà comunale ed è visitabile.
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RODDINO
Ab. 371 Alt. 610 m. s.l.m.
Manifestazioni: Mataria ‘d Langa, quattro giorni di concerti la terza settimana
di luglio. Festa di San Lorenzo, 10 agosto, nella frazione omonima.
Posto in cima ad un cocuzzolo coltivato a dolcetto e nebbiolo, Roddino si trova
quasi al confine tra Bassa e Alta Langa, lungo l’antica Via del Sale. Qui il
paesaggio dei vigneti cede progressivamente il posto a boschi, pascoli e
noccioleti. Il paes, nel corso della storia, fu soggetto ai marchesi di Saluzzo
ed ebbe anche un castello, di cui oggi non vi è più traccia. Sul luogo
dell’antica fortificazione fu eretta la quattrocentesca parrocchiale di Santa
Margherita, restaurata e ampliata nel 1928 con l’aggiunta di un curioso
campanile: all’interno conserva una preziosa acquasantiera, in origine fonte
battesimale, del 1499 in marmo di Dronero. In località Corini, nei pressi dei
ruderi di un convento benedettino, sorge solitaria, su una panoramica altura, la
cappella di Santa Margherita, con abside romanica in arenaria risalente al XII
secolo.
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RODELLO
Ab. 882 Alt. 537 m. s.l.m.
Manifestazioni: Festa del grano, prima settimana d’agosto. Festa patronale,
seconda domenica d’agosto.
Rodello è adagiato sulla cresta di una verde collina dove si possono assaporare
un’aria salubre, un clima mai afoso, un panorama ampio e riposante, condizioni
che hanno fatto di questo posto un centro di villeggiatura e di riabilitazione.
Del castello, che sorgeva sul luogo dell’attuale municipio, non è rimasta
traccia.Rodello è oggi diventato un importante riferimento per l’arte sacra
contemporanea con la cappella de La Residenza, opera del maestro Dedalo Montali,
e il museo nella chiesa dell’Immacolata Concezione (1749). La parrocchiale,
progettata da Francesco Rangone di Montelupo, è dedicata a San Lorenzo.
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SINIO
Ab. 480 Alt. 357 m.s.l.m.
Manifestazioni: Festa ‘d Sin’i, dalla seconda alla terza domenica di agosto.
Sinio è un ameno, piccolo paese arroccato su una cresta lungo la Valle Talloira.
Il centro è tutto raccolto intorno alla parrocchiale settecentesca di San
Frontiniano, progettata da Emanuele Rangone, e a ciò che rimane del castello
medioevale, oggi privato. Interessante è anche la secentesca Confraternita dei
Disciplinanti: recentemente restaurata, dopo decenni di disuso, è di proprietà
del comune e viene adibita a teatro, dove recita, in vernacolo, un’attiva
filodrammatica locale. Da non perdere le passeggiate estive notturne organizzate
dalla Pro Loco, tra colline e antichi piloni recentemente restaurati, così come
la “Notte delle Masche” - il 14 agosto di ogni anno - con il paese che si
trasforma in un luogo magico e misterioso.
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